
Religiosissimo, sopraffatto da un’Empatia cosmica incompresa, inafferrabile.
Fine intelletto, ha studiato le contraddizioni del Mondo, l’incapacità della Storia ad attribuire un Senso alle Credenze morali sin lì esperite, le facili comodità psicologiche in cui si adagiano i Sopravviventi.
Così sì è sempre fatto: Ubbidito al Capobranco. Invece, scava il Pensiero, sino a svuotarlo, gettarlo da se come un Guscio Vuoto. Davvero ha Superato il Nichilismo, ponendo le basi al Superomismo.
L’Uomo, nella sua Accezione, è davvero Dio.
Morto il dio paternalista ed egoista, ripiegato su se stesso, nel Silenzio Interiore, s’affaccia, nel Buio, l’Immagine della Stella Divina.
Nulla è più la stessa: tutto ha mutato Prospettiva.
Dio agisce dall’Interno, Empatico.
Davvero, fu una facile e comoda rimozione collettiva, il reputarlo pazzo.
Quest’Uomo, vide , primo, l’Abisso.
Davvero non sappiamo Partorire altro che Sassi.
Davvero siam Greggi sterminate, prive di senno e finalità.
Davvero, i più s’Improvvisano Pastori, convinti che basti lo Scettro del Comando.
Davvero era Umilissimo quest’Uomo: non servile, non fumoso, non Doppio.
Davvero son Arroganti gli ultimi Ominidi: Carte da Mazzo…
Grethe Garbus